Scalea 93 è stata fondata come “Associazione culturale” di Volontariato nell’ottobre del 1993 (vedi ATTO COSTITUTIVO e STATUTO) , con personalità giuridica “non riconosciuta”, da tre Socie Fondatrici, di cui una (Elisabetta Sacchetti) ancora in piena attività, ed è stata iscritta nel Registro del Volontariato della Regione Lazio (vedi Iscrizione) dal 21.09.1995 al 31.01.2023, con il N° 1778.
L’Associazione ha preso il nome dall’omonima località marina calabrese dove alcuni Volontari accompagnarono i pazienti psichiatrici della ASL RM A per un soggiorno estivo.
Apprezzando l’atmosfera di amicizia e di familiarità che si era creata durante il soggiorno ed i significativi miglioramenti comportamentali ottenuti dai pazienti, le Volontarie decisero di continuare a seguirli anche dopo la fine del soggiorno ed il rientro a Roma, costituendosi in Associazione Culturale.
Alla “Associazione culturale” di Volontariato è stato assegnato il Codice Fiscale 96246660581.
Come esplicitamente dichiarato nei citati “Atto Costitutivo” e “Statuto”, Scalea 93 è nata con la “mission” di aiutare le persone che soffrono di patologie psichiatriche a reinserirsi “nel tessuto sociale e lavorativo” attraverso la terapia del lavoro e lo svolgimento di attività risocializzanti.
Nel mese di settembre dell’anno 2017 è stato promulgato dal Governo il Decreto Legislativo n. 117/2017 – Codice del Terzo Settore -, che ha abolito tutte le leggi ed i regolamenti preesistenti nel campo del Volontariato.
A partire dall’anno 2018, quindi, insieme con tutti gli altri Enti del Volontariato, l’Associazione culturale Scalea 93 ha dovuto effettuare notevoli adeguamenti organizzativi e gestionali (ad es. redazione ed approvazione di un nuovo Statuto, assunzione della nuova denominazione “Organizzazione di Volontariato Scalea 93” (forma abbreviata “Scalea 93 ODV”) al posto di Associazione culturale, adozione di una nuova modalità di redazione del Rendiconto per cassa – Modello D -, etc.) ed è stata sottoposta anche ad un procedimento di trasmigrazione dal precedente Registro di iscrizione (Volontariato della Regione Lazio) nel nuovo Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).
Essendo risultata idonea alla trasmigrazione, a seguito di tutti gli adeguamenti, Scalea 93 ha ottenuto l’iscrizione nel nuovo RUNTS con la Determinazione della Regione Lazio N° G01202 del 1° febbraio 2023, su proposta sempre della Regione Lazio N° 3593 del 30 gennaio 2023, con pratica N° 760841 e con il N° di repertorio 98806 (vedi PEC – RUNTS Ufficio Lazio).
Con l’iscrizione al RUNTS Scalea 93 ha conseguito pieno titolo a definirsi come un “Ente del Terzo Settore” (ETS) con la nuova denominazione , sempre con personalità giuridica “non riconosciuta” ed a usufruire di tutte le relative prerogative.
Scalea 93 ODV fa parte della “Consulta Dipartimentale per la Salute Mentale” – Organo del Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma 1 – ed è anche membro della “Consulta per il Volontariato Sociale” e della “Consulta delle Persone con disabilità e delle loro famiglie” – Organi del II° Municipio di Roma Capitale.
Scalea 93 ha attualmente 27 Soci Volontari, regolarmente iscritti nel Registro dei Soci e dotati dell’assicurazione per infortuni, malattie professionali e responsabilità civile verso Terzi, obbligatoria per legge.
La distribuzione per età dei Soci di Scalea 93 è la seguente:
Età dei Soci >80 70 ÷ 80 60 ÷ 70 40 ÷ 60 30 ÷ 40
Numero di Soci 3 3 12 5 4
La distribuzione per anzianità di iscrizione a Socio è la seguente:
Anzianità di iscrizione 31 14 ÷ 31 10 ÷ 14 5 ÷ 10 3 ÷ 5 2 ÷ 3 1 ÷ 2 < 1
Numero di Soci 1 3 2 4 4 6 5 2
Gli Organi di Governo di Scalea 93 ODV, stabiliti nell’Art. 8 dello Statuto, sono:
a) l’Assemblea degli Associati (composta attualmente da 27 Soci Volontari);
b) il Consiglio Direttivo (composto attualmente dai seguenti 6 Soci Volontari: Elisabetta Sacchetti – Socia Fondatrice, Giovanna Roveda Penati, Maria Grazia Campoli, Rosalba Pecorella, Eduardo Falletti e Michele Gifuni);
dura in carica per tre anni
c) il Presidente (la funzione è attualmente svolta dal Socio Eduardo Falletti) ed il Vice-Presidente (la funzione è attualmente svolta dalla Socia Rosalba Pecorella);
sono scelti nell’ambito del Consiglio Direttivo e durano in carica per tre anni
Il Consiglio Direttivo (CD) è stato rinnovato in data 13 dicembre 2021, nel corso di una Assemblea Generale Speciale dei Soci, tenuta in tale data.
Il Presidente ed il Vice-Presidente sono stati successivamente nominati dal CD, nel corso di una Assemblea tenuta in data 16 dicembre 2021.
L’art. 4 dello Statuto prevede che Scalea 93 ODV, per il perseguimento delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale rivolte prevalentemente in favore di terzi, possa svolgere le seguenti 5 “Attività di Interesse Generale” (AIG), scelte tra le 26 possibili AIG di cui all’art. 5 comma 1 del Decreto Legislativo n. 117 del 2017, avvalendosi in modo prevalente delle prestazioni dei propri Soci Volontari:
a) interventi e servizi sociali ai sensi dell’articolo 1, commi 1 e 2, della legge 8 novembre 2000, n. 328, e successive modificazioni, e interventi, servizi e prestazioni di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 104, e alla legge 22 giugno 2016, n.112, e successive modificazioni;
c) prestazioni socio-sanitarie di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 febbraio 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 129 del 6 giugno 2001, e successive modificazioni;
d) educazione, istruzione e formazione professionale, ai sensi della legge 28 marzo 2003, n. 53, e successive modificazioni, nonché le attività culturali di interesse sociale con finalità educativa;
i) organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di particolare interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale di cui al presente articolo;
z) riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata.
Per il perseguimento di ciascuna AIG Scalea 93 ODV, in base allo stesso art. 4 dello Statuto, può porre in atto le seguenti “Attività di Interesse Specifico” (AIS).
Per quanto riguarda le AIG di cui alle lettere a) e d) le relative AIS sono le seguenti:
Per quanto riguarda l’AIG di cui alla lettera c) le relative AIS sono le seguenti:
Per quanto riguarda l’A.I.G di cui alla lettera i) le relative AIS sono le seguenti:
Per quanto riguarda l’A.I.G di cui alla lettera z) la relativa AIS è la seguente:
La tipologia delle Attività di Interesse Specifico (“AIS”) che Scalea 93 ODV svolge da più di 30 anni, assicurando mediamente oltre 1.000 giornate lavorative annue dell’insieme dei propri Soci Volontari,
consistono in:
“Laboratori specialistici” (gastronomia, pasticceria, cucito, disegno, teatro, arte-terapia, danza-terapia, musica, cineforum, giardinaggio, calcio, etc.), feste e pranzi/cene conviviali, gite di gruppo, soggiorni estivi e visite/incontri culturali;
si svolgono:
all’interno di varie Strutture Sanitarie del Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma 1, ricadenti prevalentemente nei Municipi II° e III° di Roma Capitale
all’esterno di tali Strutture
Gli accordi di accoglienza del gruppo musica con i Parroci che si sono succeduti nel tempo nella citata Parrocchia di S. Maria delle Grazie sono stati solo verbali, ma ugualmente “formali ed impegnativi” per entrambe le parti: utilizzo settimanale (gratuito) e cura di una sala musica insonorizzata e dotata di numerosi strumenti musicali ed utilizzo saltuario del teatro parrocchiale per lo svolgimento di alcune rappresentazioni aperte al pubblico.
Scalea 93 ODV è abilitata a svolgere le attività sopradescritte all’interno delle Strutture Sanitarie della ASL Roma 1 in virtù delle Convenzioni stipulate con la stessa ASL, di durata prevalentemente triennale, di cui si riportano, a titolo esemplificativo, le ultime tre edizioni (relative ai trienni 2018 ÷ 2021, 2021 ÷ 2024 e 2024 ÷ 2027).
Lo svolgimento di tali attività è sempre stato caratterizzato da una stretta collaborazione tra gli Operatori Sanitari delle Strutture del Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma 1 ed i Soci Volontari dell’ODV Scalea 93.
Dette Convenzioni, prima del 2018, sono state stipulate con la ASL RM A e, successivamente al 2018, con la ASL Roma 1 (nata dalla fusione delle ASL RM A ed RM E).
Attraverso lo svolgimento di tali attività, come dichiarato dalla stessa ASL Roma 1 nel testo della Convenzione triennale (2021 ÷ 2024), si è riusciti a stabilire tra Responsabili/Operatori delle Strutture Sanitarie del Dipartimento di Salute Mentale ( DSM) della ASL Roma 1, Soci Volontari di Scalea 93 e Beneficiari delle attività, diretti ed indiretti (i beneficiari diretti sono le persone con disagio mentale in cura presso il DSM ASL Roma 1, mentre i beneficiari indiretti sono i familiari di tali persone ed, in ultima analisi, tutte le persone del quartiere in cui le persone disagiate vivono), un clima disteso e costruttivo di collaborazione e vicinanza che ha indotto scambi comunicativi improntati all’autenticità e reciprocità.
Si è creato in tale modo un importante “modello di collaborazione” tra Pubblica Amministrazione (Servizio Sanitario Nazionale – ASL Roma 1) ed Enti del Terzo Settore (Scalea 93 ODV), attraverso il quale è stato possibile implementare l’intervento riabilitativo nei confronti delle persone con disabilità: gli Operatori ASL rimangono gli unici responsabili finali delle modalità di svolgimento delle attività riabilitative e i Volontari dell’ODV Scalea 93 svolgono unicamente attività di collaborazione e supporto.
Da quanto sopra esposto risulta, comunque, che le attività oggetto delle Convenzioni con la ASL Roma 1 sono perfettamente congruenti con le “Attività di Interesse Generale” e le relative “Attività di Interesse Specifico”, inserite nello Statuto dell’ODV Scalea 93.
L’operatività funzionale e finanziaria di Scalea 93 è stata garantita, fino all’anno 2018, dalle Convenzioni stipulate con la ex ASL RM A, che prevedevano, oltre al libero accesso alle Strutture Sanitarie, anche dei modesti compensi economici per ogni giornata lavorativa dei Volontari (a titolo di rimborso spese forfettario).
Solo una esigua parte di tali rimborsi, però, è stata devoluta nel tempo ai Volontari, in base alle effettive spese sostenute per svolgere le loro attività di volontariato, mentre la restante parte maggioritaria è stata sempre accantonata ed utilizzata, di volta in volta, sia per l’acquisto di idonee attrezzature di lavoro e dei necessari materiali di consumo per svolgere le attività dei “Laboratori” delle Strutture Sanitarie, sia per contribuire economicamente allo svolgimento delle numerose ed utilissime attività risocializzanti, come gite, soggiorni, feste di gruppo, pranzi/cene conviviali e manifestazioni sportive e culturali.
Con la promulgazione della Legge “Codice del Terzo Settore” (avvenuta alla fine del 2017), che ha immediatamente abrogato la totalità delle leggi preesistenti in merito alle attività di volontariato, è stato fatto espresso divieto di prevedere nell’ambito delle nuove Convenzioni tra la Pubblica Amministrazione (ASL Roma 1) e gli Enti del Terzo Settore (Scalea 93 ODV) qualsiasi forma di compenso per le attività svolte dai Volontari e sono stati vietati anche i rimborsi spese forfettari: sono venuti a mancare, quindi, i finanziamenti che “facilitavano” (e molte volte “rendevano possibile”) il regolare svolgimento delle attività degli utenti nelle citate Strutture Sanitarie e Strutture aperte al pubblico.
In questo contesto, per potere continuare a collaborare allo svolgimento delle attività risocializzanti a favore dei pazienti, necessarie come una vera e propria “terapia”, in aggiunta alle pur necessarie cure farmacologiche e psicoterapeutiche, Scalea 93 ODV ha dovuto, in un primo tempo, utilizzare le riserve economiche accantonate negli anni precedenti al 2018 (riserve che, purtroppo, da sole avrebbero avuto una durata molto limitata nel tempo) e, successivamente, provvedere ad effettuare, di anno in anno, delle richieste di aiuti economici esterni, che risultano di fondamentale importanza, per finanziare adeguatamente, come già detto in precedenza, tutti i laboratori, le attività sportive e le manifestazioni culturali.
In carenza degli aiuti finanziari esterni, che si sono, invece, verificati copiosamente, a riprova dell’affidabilità di Scalea 93 ODV e della utilità delle sue attività, l’operatività dell’Associazione sarebbe inesorabilmente e drasticamente diminuita nel tempo, fino ad annullarsi.
Con l’apporto dei citati aiuti finanziari esterni è stato possibile svolgere numerose attività a favore dei pazienti assistiti nelle Strutture Sanitarie della ASL Roma 1.
Le attività effettivamente svolte sono state descritte nelle Relazioni annuali, obbligatorie per legge e sottoposte all’approvazione delle Assemblee Generali dei Soci di Scalea 93 ODV: si citano, a titolo di esempio, le “Relazioni sulle attività svolte” negli anni 2021 (testo, foto I° parte, foto II° parte, foto III° parte), 2022 (testo, foto I° parte, foto II° parte, foto III° parte, foto IV° parte, foto V° parte) e 2023 (testo, foto I° parte, foto II° parte, foto III° parte, foto IV° parte).
Le numerose spese sostenute sono descritte nelle “Relazioni sui Rendiconti per cassa consuntivi” (anni 2021, 2022 e 2023), nelle quali sono elencate anche le entrate dovute a finanziamenti e donazioni.
Tutte le sopracitate “Relazioni” sono state approvate dalle Assemblee Generali Annuali dei Soci di Scalea 93, tenute nei primi mesi degli anni dal 2022 al 2024, di cui si riportano per completezza i relativi Verbali (2022, 2023 e 2024).
Il modello operativo Recovery Oriented, che permea l’intera struttura organizzativa e di intervento delle Strutture Sanitarie, intende la Riabilitazione come un processo attivatore di un profondo cambiamento interno in termini di miglioramento globale della salute e della qualità di vita percepita. Il modello mira a sviluppare abilità e competenze cognitive, emotive, personali, relazionali e strumentali affinché ognuno possa usufruire al meglio delle proprie risorse interne, familiari e sociali.
In quest’ottica ogni attività, strutturata e non, all’interno delle Strutture Sanitarie assume una sua valenza riabilitativa e le attività diventano i mezzi fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi che le Strutture si pongono, in base ai bisogni di cura e riabilitazione dei singoli pazienti.
Ogni attività strutturata, seppur differenziata nelle macro aree di intervento, non può essere intesa come nettamente divisa e a sé stante, ma pur mantenendo una sua specificità e specialità, si muove e si sviluppa all’interno di un continuum terapeutico riabilitativo, in sintonia con gli obiettivi complessivi.
È in questo senso che nel processo riabilitativo come qui inteso, le attività fungono da stimolo e sperimentazione e presuppongono un coinvolgimento attivo da parte dell’utente che le intraprende, il quale si pensa che debba compiere in prima persona, azioni volte a modificare la propria esistenza, con la consapevolezza di agire al fine di produrre un mutamento positivo nelle principali sfere della sua vita personale.
In liea generale le attività delle Strutture Sanitarie possono essere suddivise nelle seguenti aree di intervento:
L’obiettivo di ogni Struttura è in accordo con l’obiettivo N° 3 dell’Agenda ONU (“Assicurare la salute e il benessere per tutte le età”) e riguarda la promozione:
delle persone con disagio psichiatrico in cura presso le Strutture Sanitarie del Dipartimento di Salute Mentale ( DSM) della ASL Roma 1.
La collaborazione prevede l’attuazione di interventi coordinati tra l’ODV Scalea 93 e gli Operatori Sanitari delle Strutture ASL del DSM, da effettuarsi sia con risorse umane (Volontari di Scalea 93), sia con aiuti materiali (acquisto di materiali di consumo e di attrezzature).
L’organizzazione e la responsabilità delle attività da svolgere nelle Strutture Sanitarie compete al DSM della ASL Roma1: all’ODV Scalea 93 compete l’affiancamento dei propri Volontari alle attività degli Operatori ASL ed il potenziamento delle risorse finanziarie delle Strutture Sanitarie per effettuare gli acquisti necessari allo svolgimento delle attività stesse.
In linea con gli odierni orientamenti scientifici, il progetto mira a implementare percorsi di “recovery” nell’ambito della salute mentale per persone affette da patologie, da moderate a gravi, quali sono gli utenti presi in cura dal DSM .
L’University of California di Los Angeles ha individuato alcuni criteri che caratterizzano la “recovery”, che non si identifica con la completa guarigione dalla malattia, ma con la sua comprensione ed accettazione da parte delle persone disabili e la loro convivenza con la sintomatologia residua.
Tali criteri consistono in:
Gli interventi coordinati tra Scalea 93 e gli Operatori Sanitari tendono proprio a sviluppare, quanto più possibile, nelle persone disabili tutte le caratteristiche sopra citate.
Scalea 93, pur potendo svolgere, in accordo con quanto specificato nelle Convenzioni triennali, le proprie attività in tutte le Strutture Sanitarie del DSM ASL Roma 1, citate in precedenza, attualmente opera solo nelle seguenti strutture:
CD Monte Tomatico, Pasquariello e Lablache;
SRTRe Via Sabrata, Via della Marcigliana e Via del Casal Piombino.
Il CD Boemondo e la SRTRe Primavalle hanno fatto recentemente richiesta a Scalea 93 di organizzare una serie di prossime collaborazioni, da iniziare nel 2025.
Ciascuna Struttura Sanitaria ha un proprio programma di attività, specifico per la tipologia di patologie psichiatriche degli Utenti in carico.
Si espongono qui di seguito, in modo sintetico, le principali attività in programma presso le Strutture Sanitarie con le quali Scalea 93 collabora.
E’ organizzato prevalentemente secondo il modello “Club house”, con anche alcune funzionalità specifiche del modello “Contenimento emotivo – relazionale” per la gestione delle crisi.
Per attuare le finalità assegnate al CD sono previste le seguenti attività:
Le competenze cosiddette “per la vita” sono un insieme di capacità umane che si acquisiscono tramite l’insegnamento o l’esperienza diretta e sono utili per gestire situazioni o problemi che si incontrano comunemente nella vita quotidiana: tali competenze fanno parte del bagaglio che ogni essere umano possiede e con il quale fronteggia i compiti che la vita pratica e la vita di relazione pongono.
Le attività di seguito esposte si propongono, in accordo con il modello Clubhouse, di creare ambienti strutturati nei quali praticare attività formative e creative, condividendo progetti e l’opportunità di realizzare prodotti; da ciò deriva la possibilità di accrescere le proprie competenze utili alla vita quotidiana, insieme alla possibilità di sviluppare le competenze nell’ambito delle relazioni e della gestione delle emozioni.
Fanno parte di queste attività le seguenti:
Le tecniche artistiche ed espressive vengono impiegate ormai da numerosi anni in diversi ambiti della salute a scopo: preventivo, terapeutico-riabilitativo, pedagogico. Lo sviluppo di quest’ultime permette di sostenere e valorizzare il processo creativo: facilitare, attraverso l’utilizzo dei materiali artistici, del corpo, della voce, del movimento, l’autoespressione, l’accrescimento dell’espressività e la crescita personale.
Fanno parte di queste attività le seguenti:
Nella patologia mentale il ritiro sociale rappresenta concretamente e simbolicamente un segnale drammatico di perdita.
Molto spesso il ritiro è dettato dalla paura di ciò che sta accadendo al proprio mondo e dallo stigma individuale e sociale che il soggetto subisce senza avere gli strumenti adeguati, ovvero abilità e competenze personali e sociali.
Per questo le persone rispondono con strategie disadattative, quali l’evitamento e l’isolamento, entrando così in un vortice in cui la dimensione critica si autoalimenta.
In quest’ottica è particolarmente utile fornire gli strumenti necessari per sviluppare o potenziare le competenze personali e sociali ed incrementare le strategie adattative più funzionali per ciascun individuo.
È dimostrato come queste acquisizioni permettano alle persone di affrontare in maniera efficace le esigenze e le sfide della vita quotidiana, consentendo di orientare la propria vita e di sviluppare la capacità di vivere e di produrre cambiamenti dal gruppo di Auto – Mutuo – Aiuto (AMA) e dal Gruppo di Social Skills Training, ormai consolidate.
Fanno parte di queste attività le seguenti:
E’ organizzato secondo il modello “Riabilitazione professionale”.
Per attuare le finalità assegnate al CD sono previste le seguenti attività:
Gli obiettivi dell’attività riguardano l’acquisizione di competenze tecniche relative alla digitalizzazione dei beni culturali ed archeologici attraverso la fotografia digitale, la grafica, i video, l’audio ed il web-editing. Sono previsti due incontri settimanali di 4 ore sia all’interno, sia all’esterno del CD
Il restauro è un’attività legata alla manutenzione, al recupero ed al ripristino funzionale di un qualunque oggetto al quale venga riconosciuto un particolare valore. Gli obiettivi dell’attività riguardano l’acquisizione di tecniche di restauro di base: pulitura, riparazione, ricostruzione, incollaggio, lucidatura, patinatura, tecniche di consolidamento strutturale e ripristino della funzionalità degli oggetti. Sono previsti due incontri settimanali di 5 ore all’interno del CD
Gli obiettivi dell’attività riguardano l’acquisizione di competenze relative alla manutenzione ed alla cura delle diverse varietà di piante da interno e da esterno. L’attività si svolge all’interno del vivaio Talenti (Viale Jonio) con la prospettiva futura della realizzazione di una possibile impresa sociale partecipata dagli utenti.
E’ organizzato secondo il modello “Riabilitazione sociale diffusa sul territorio e tecniche innovative”.
Per attuare le finalità assegnate al CD è prevista la costituzione, con le persone assistite, dei seguenti Gruppi: Calcio, Orti urbani, Sala pesi, Piscina (Nuoto libero ed Acqua gym), Cammino ed Attività varie (culturali e socio-riabilitative) all’interno ed all’esterno del CD.
E’ attualmente chiusa, perché in fase di ristrutturazione edilizia. I lavori dureranno per tutto l’anno 2024.
E’ organizzata per fornire agli Utenti una permanenza media da 3 a 6 mesi ed ha l’obiettivo di restituire/costruire l’alleanza terapeutica, la compliance al trattamento e la valutazione ed il miglioramento del funzionamento sociale e/o mentale degli utenti attraverso una serie di attività riabilitative.
Per attuare le finalità assegnate alla SRTRe sono previste le seguenti attività:
E’ organizzata per fornire una residenza protetta a ragazzi dai 16 ai 25 anni, con una permanenza limitata nel tempo, per i quali si ritiene necessaria un’attività a maggiore intensità terapeutica rispetto ad un intervento ambulatoriale e solo diurno ed ha l’obiettivo di favorire le relazioni terapeutiche con i curanti di riferimento per il proseguimento del progetto terapeutico dopo la dimissione.
Per attuare le finalità assegnate alla SRTRe sono previste le seguenti attività:
Scalea 93 con i propri Volontari svolge, nelle citate Strutture, delle attività, previste nelle Convenzioni con la ASL Roma 1, prevalentemente in affiancamento, collaborazione e potenziamento delle attività istituzionalmente di competenza degli Operatori Sanitari.
Nel Lazio sono circa 75.000 i pazienti psichiatrici in carico ai Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) delle 10 ASL della Regione, 30.000 dei quali residenti a Roma e presi in carico dalle 3 ASL della Capitale (Roma 1, 2 e 3).
Le persone attualmente in carico ai DSM sono quelle che, per le loro caratteristiche, necessitano di interventi particolarmente prolungati ed impegnativi.
Recentemente si è avuto un notevole incremento delle persone con disagio psichiatrico, specialmente tra i giovani, dovuto sia al perdurare della pandemia COVID, sia all’estendersi dell’attribuzione all’area psichiatrica di altre forme di patologia (dipendenze da gioco e da sostanze, alterazioni del comportamento alimentare, attività criminali particolari, etc.)
Il DSM estende le proprie attività dalla prevenzione perinatale all’intervento nelle carceri, dalla gestione delle “acuzie” dei pazienti negli SPDC ospedalieri al trattamento farmacologico, psicoterapeutico e socio–riabilitativo nei Centri di Salute Mentale e Centri Diurni territoriali, in condizioni di “normalizzazione e stabilizzazione” dei pazienti.
Lo svolgimento delle attività previste nelle varie Strutture del DSM, stimolando i “neuroni specchio” degli assistiti, tendono nel tempo a riattivare e potenziare le parti sane del loro cervello.
Attraverso lo svolgimento di tali attività le persone assistite: MIGLIORANO l’autostima, POTENZIANO lo sviluppo della parte sana della psiche, ALLEGGERISCONO le loro ansie e FAVORISCONO le relazioni sociali con il territorio circostante, AFFIEVOLENDO lo “stigma” che normalmente caratterizza tali relazioni.
Il Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma 1 ha una articolazione territoriale e funzionale notevolmente complessa, dovendo intervenire su un territorio molto ampio che include sei grandi Distretti (riferiti ai Municipi 1, 2, 3, 13, 14 e 15 del Comune di Roma Capitale).
Per l’implementazione, in particolare, dei percorsi di “recovery” delle persone prese in cura, il DSM della ASL Roma 1 dispone globalmente di oltre 70 Strutture Sanitarie territoriali, dislocate nei 6 Municipi di competenza ed articolate in:
Nei CSM le persone sono “prese in carico” ed assistite con cure essenzialmente farmacologiche e psicoterapeutiche (singole e di gruppo multifamiliare).
Nei CD, SRTRe e GA le persone prese in carico svolgono attività prevalentemente socio-riabilitative fino al reinserimento nel mondo dell’abitare indipendente e del lavoro reale.
I CD del citato DSM sono stati recentemente riorganizzati nelle seguenti 4 tipologie di modelli: “Club house”, “Riabilitazione professionale”, “Riabilitazione sociale diffusa sul territorio e Tecniche innovative” e “Contenimento emotivo – relazionale” per la gestione delle crisi.
Il modello “Club house” è finalizzato a restituire/costruire le competenze sociali necessarie alla vita autonoma. Essere utente di una Club house dà l’opportunità ad una persona con disagio mentale di partecipare a progetti di successo per la comunità e nello stesso tempo riceve l’aiuto ed il sostegno necessario per raggiungere successo e soddisfazioni individuali.
Il modello di “Riabilitazione professionale” per l’avviamento al lavoro è finalizzato a restituire/costruire le competenze necessarie al lavoro nel mondo reale. Prevede procedure di addestramento/abilitazione allo svolgimento di attività lavorative, di acquisizione di competenze professionali ed inserimenti in programmi di lavoro supportato.
Il modello di “Riabilitazione sociale diffusa sul territorio e Tecniche innovative” è finalizzato a restituire/costruire le competenze necessarie allo sviluppo di una rete sociale, orientando le attività degli utenti sulla base delle offerte delle Agenzie presenti nel territorio e le potenzialità/interessi delle singole persone.
Il modello “Contenimento emotivo – relazionale” per la gestione delle crisi è finalizzato ad accogliere/gestire le crisi di convivenza degli utenti ed il loro potenziale scompenso psicopatologico, fornendo un luogo protetto per contenere/regolare eventuali condizioni di escalation.
Le risorse attualmente a disposizione dei DSM, sia finanziarie, sia di personale, sono in parte carenti e sono oggetto di continue riduzioni.
Come è a tutti noto, sono stati effettuati nel tempo numerosi tagli (finanziari e di personale) alla Sanità Pubblica in generale ed a quella della Regione Lazio in particolare.
Tali tagli si sono ulteriormente concentrati nell’area psichiatrica con una drastica diminuzione:
Il tutto a discapito delle persone con disabilità.
L’incremento, verificatosi anche recentemente, delle persone affette da disagio psichiatrico, unito al massiccio pensionamento, senza turnover, del Personale Sanitario ed alla cronica carenza delle risorse economiche, destinate alla salute pubblica in generale ed alla salute mentale in speciale modo, hanno reso le citate dotazioni in gran parte carenti e bisognose di rafforzamenti.
Un esempio della carenza delle risorse economiche, citato a puro titolo emblematico, è costituito dal fatto che nei CD viene fornito, da parte del Comune di Roma Capitale, un contributo economico, peraltro molto limitato, per il solo acquisto degli alimenti necessari alle attività dei laboratori di cucina e pasticceria. Nessun contributo viene fornito per l’acquisto delle attrezzature necessarie per la trasformazione degli alimenti in pietanze cucinate (pentole, padelle, fornelli, frigorifero, etc.), per cui i laboratori, in carenza di tali attrezzature, hanno grosse difficoltà per essere operativi.
Per l’acquisto delle attrezzature dovrebbe intervenire la ASL Roma 1, che, però, ha carenza di risorse finanziarie.
Prima del 2018 pervenivano a Scalea 93 le remunerazioni da parte della ASL delle giornate di lavoro dei Volontari, remunerazioni che servivano sia a rimborsare le spese effettivamente sostenute dai Volontari sia, in massima parte, a favorire lo svolgimento delle attività a favore delle persone con disagio psichiatrico.
Dal giugno 2018 in poi, come già detto in precedenza, Scalea 93 ha dovuto provvedere autonomamente al reperimento delle risorse finanziarie necessarie all’espletamento delle attività di propria competenza, ad individuare ed a colmare, per quanto possibile, le carenze finanziarie pubbliche effettuando in proprio sia l’acquisto di materiali di consumo sia l’acquisto e la manutenzione delle necessarie attrezzature, consentendo il regolare svolgimento delle varie attività, utilizzando le risorse finanziarie che si sono di volta in volta rese disponibili con le donazioni di privati sostenitori, con le sottoscrizioni dei contribuenti sul Fondo 5 x 1000 a favore di Scalea 93 e con i finanziamenti dai Fondi 8 x 1000, erogati dalla Chiesa Cattolica e dalla Chiesa Valdese a fronte di Progetti presentati.
Aiutare i pazienti con patologie psichiatriche attraverso l’Associazione è molto facile: è possibile infatti effettuare una donazione liberale con un bonifico bancario indirizzato a: Unicredit Banca – Codice IBAN: IT 55 F 02008 05028 000010934375 – Destinatario: Associazione culturale Scalea 93.
Inoltre, è possibile destinare a Scalea 93 il proprio 5 per mille, mettendo la firma nel riquadro “volontariato” della dichiarazione dei redditi e inserendo il codice fiscale associativo: 96246660581
Come Associazione di Volontariato, impegnata sul campo, Scalea 93 ha anche bisogno di aiuto fisico: se si hanno professionalità o capacità che possono essere valorizzate ed il desiderio di donare parte del proprio tempo libero a chi è portatore di sofferenze, si può chiedere l’iscrizione a Socio Volontario di Scalea 93 semplicemente inviando una mail di richiesta a: scalea93@gmail.com
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